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CARCASSA D’ORSO IN TRENTINO, ON. BRAMBILLA: “PRESENTIAMO DENUNCIA, ACCERTARE CAUSE DELLA MORTE”

Published 2 Jun 2023

Nuovo ritrovamento di una carcassa di orso adulto nel Trentino e nuova denuncia da parte della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, associazione presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, che chiede i dovuti approfondimenti sulle cause della morte del plantigrado, al momento non identificato. “A tutt’oggi – ricorda la parlamentare – non sono note le cause del decesso di M62, 4.5 anni di età, orso condannato a morte dalla Provincia autonoma di Trento, la cui carcassa è stata rinvenuta il 30 aprile scorso. Né sappiamo di che cosa è morto l’orsetto trovato alcune settimane fa. Fino ad eventuale conclusione contraria delle perizie resta in campo l’inquietante ipotesi del bracconaggio. E la nuova scoperta certamente non tranquillizza. Perciò abbiamo deciso non soltanto di presentare una seconda denuncia, ma di chiedere l’autorizzazione a partecipare alle operazioni peritali sulla carcassa. Sono troppi i dubbi su fatti che devono essere definitivamente e tempestivamente chiariti. Gli atteggiamenti dell’amministrazione Fugatti rendono sempre più pesante il clima di odio, paura e intolleranza nei confronti dei plantigradi, con conseguenze potenzialmente gravi. La forte tensione creata e alimentata dalla Provincia autonoma di Trento può favorire la commissione di reati. Ne siamo preoccupati, perciò dobbiamo sapere presto con certezza che cosa ha provocato la morte di questi animali”. Nel 2015-6 ben tre orsi - F5, M6 e M21 - furono uccisi col veleno in Trentino, in una fase di acuta contrapposizione determinata dal caso dell’uomo ferito a Cadine nel giugno del 2015. “Non vorrei – conclude l’on. Brambilla – che ci trovassimo di fronte ad una situazione analoga. Gli orsi vanno protetti, giù le mani dagli orsi. E JJ4 deve aver salva la vita”.

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